Chicca N#1: come diventare imperatore “quasi” legalmente!

Vi presento oggi una piccola chicca preveniente dritta dritta dall’Urbe. Desiderate diventare imperatori e ricoprire il più alto grado di potere della vostra epoca, ma c’è già un imperatore in carica? Semplice: accoppatelo con stile!
Noi Romani avevamo una vera e propria arte negli omicidi “ad opera d’arte”! Il nostro caro Nerone (alias Lucio Domizio Enobarbo Nerone Claudio Cesare Augusto Germanico), presso il 64 a.c. o giù di lì, è salito al potere “annacquando” con un po’ di arsenico il pasto del predecessore. Ma pare che il fattore veleno fosse proprio un vizio di famiglia: venne usato da Nerone per uccidere anche il precettore Seneca. Per la madre tentò un metodo più creativo. La spedì in mare aperto su una nave costruita apposta per spezzarsi una volta lasciata la costa. Purtroppo il tentativo fallì perché la nave si ruppe dopo aver fatto poche decine di metri in acqua. Così dovettero ricorrere al classico veleno per ucciderla.
Come venne ucciso Nerone? Arsenico, che domande!
Quindi, per salire al potere senza creare disordini, agite in maniera furtiva, usando anche un po’ di creatività, ricordando di non lasciare altri pretendenti!
O forse sarebbe meglio seguire le orme dei buoni vecchi retori e spiegare le proprie idee al popolo?
Bah, fate voi, io il consiglio ve l’ho dato!

Cornelio.

Corsa al Gymnasium? No grazie, godiamoci la vita!

Stamattina sono uscito di casa, già, perché ho trovato casa proprio vicino al mio vecchio quartiere, e ho fatto una passeggiata per godermi tutta l’aria del ventunesimo secolo. Passo davanti a uno strano edificio coi vetri. Sul muro una scritta enorme: VIRGIN. Ripasso tutti i miei vocaboli latini studiati con Ottavio qualche anno fa. Assomiglia tantissimo alla parola Virgo, Virginis; che nella mia lingua significa vergine o più comunemente fanciulla. Ma le ragazze che ho visto all’interno dell’edificio sembravano tutt’altro che in armonia con la parola del cartellone. Preso dalla curiosità entro e chiedo cosa stanno facendo. La risposta che mi arriva è la seguente: “Sono qui per tenermi in forma e rimanere giovane, come tutte le altre mie amiche! Seguo pure una dieta per questo!”.
Ora, perdonate la mia perplessità, ma un fatto del genere non l’avevo mai visto! Persone che faticano e fanno esercizio solamente per gli altri! Inconcepibile! Alla mia epoca esistevano i “Gymnasion”, termine derivante dal greco. Erano palestre in cui ci si allenava o per necessità (ahimè c’erano tanti gladiatori) o per il puro piacere di sentirsi in sintonia con se stessi! La mia nonna Aurelia diceva sempre: mens sana in corpore sano! Giusto che sia così!
L’inconcepibile è andare in palestra per piacere agli altri! A parer mio dovremmo goderci di più la vita e essere fiduciosi di noi stessi.
Ovviamente, come già si poteva dedurre dalle mie opinioni a riguardo, mi son girato e me ne sono andato, tutto pensieroso su questa bizzarra mania che alcune persone hanno. Sono andato a mangiarmi una bella pizza! L’ho scoperta da poco e l’ho gustata alla faccia delle diete dimagranti!

Cornelio.

Un po’ del mio passato: Ottavio.

Un tempo avevo un amico a cui tenevo molto. Il suo nome era Ottavio e aveva la mia stessa età. Era un personaggio molto interessante! Amava leggere e studiare la cultura greca e quella romana. Passava le giornate a esplorare tutti i quartieri della grande Roma. Pensate che io l’ho conosciuto proprio durante una delle sue “esplorazioni” nei quartieri popolari. Come sapete, io sono figlio di un vasaio e, nonostante avessi, una tremenda voglia di scoprire tutti i campi del sapere, non potevo di certo permettermi troppi diletti. Tuttavia ho passato momenti felici con Ottavio! Giorno dopo giorno scoprivo nuove informazioni sul suo conto. Pensate che ho scoperto che apparteneva ad una nobile famiglia aristocratica, peraltro molto influente a Roma! Nonostante la diversità di ceto sociale, diventammo pian piano ottimi amici: condividevamo le nostre passioni e gli infiniti scherzi fatti ai poveri venditori del mercato. Poi, un giorno, mi sono trasferito. L’ho perso di vista e non ci siamo più incontrati.
Immaginatevi il mio stupore nel vederlo nei libri di storia sotto il nome di Ottaviano Augusto! Sapevo che quel ragazzo avrebbe fatto carriera! Aveva la stoffa e la voglia di farlo!
Peccato non lo avessi saputo prima. Potevo chiedergli di fare erigere in mio onore un umile statuetta nel centro di Roma!

Cornelio

Cornelio, benvenuto nel ventunesimo secolo!

È proprio vero che il mondo cambia di continuo! Il problema è che non ce ne si rende mai conto. Ce ne accorgiamo solo quando, come è capitato a me, veniamo presi da un’epoca e trasferiti, oserei dire drasticamente, in un’altra!
La penisola italica è profondamente cambiata dal tempo in cui vivevo io! Sono passato da cavalli e buoi a questi ammassi di ferraglia molto curiosi che voi chiamate automobili. Devo confessare che vivere al giorno d’oggi è eccitante! Quante cose si possono fare in più rispetto a una volta! Ricordo, per esempio, che per mandare un’epistola al mio fratello Attilio, che combatteva in Gallia nell’esercito di Cesare, ci volevano due noiosissimi mesi! Oggi invece mi basta un click di questi aggeggi elettronici e mi posso far sentire da tutti! Il progresso è un fenomeno prezioso che, a parer mio, va apprezzato e utilizzato al meglio! Anche se bisogna notare che siete proprio un po’ strani voi uomini del futuro: con tutta questa tecnologia, molto spesso non vi godete ciò che vi è attorno e vi perdete preziosi attimi di vita!
A presto su questo nuovo particolare “diario”,
Cornelio.